Calco di Stele funeraria, rinvenuta a Crecchio (Ch), nel 1846 e conservata nel MANN di Napoli. Testo paleosabellico in alfabeto locale, scrittura con ductus serpentino. Fine VI secolo a.C. In base ad alcuni elementi il testo dell’epigrafe viene considerato di contenuto sacro ma la sua traduzione rimane molto problematica. alcuni vocaboli sono riconducibili ai momenti di un rituale, mentre la sequenza onomastica finale (Velaimes Staties) sembra interpretabile come una formula di sottoscrizione. Dalla parola ok[r]ikam = arce, deriva lo stesso toponimo moderno del luogo, Crecchio:
deiktam h[lpas] pimoftorim esmenadstaeoms upeke[–]orom iorkes iepeten esmen ekúsim raeliom rufrasim poioúeta iokipedu pdufem ok[r]ikam enet bie múreis maroúm -elíúm uelaimes staties qora kduíú
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