Decorazioni a stucco e ad affresco, rinvenute nel 1951 nella tomba C della necropoli di Via Portuense, all’altezza dell’ex stabilimento industriale della Purfina. Distaccati i pannelli e trasportati nel Museo Nazionale Romano, la tomba è stata ricostruita nell’aula X delle Terme di Diocleziano. Solo due lati presentano le nicchie (in totale 26) per l’alloggiamento delle urne con le ceneri. Si conservano otto iscrizioni con i nomi dei defunti, incisi sulla sommità di altrettanti loculi e riconducibili a liberti della medesima famiglia. La parete di fondo è movimentata dalla presenza di tre edicole a frontone, di cui la centrale decorata da un motivo a pigna e le laterali da ritratti clipeati di due giovani idealizzati. L’apparato figurativo degli affreschi sembra centrato sull’allusione ai piaceri della vita ultraterrena, mescolandosi a richiami diretti al culto pagano e alle sue cerimonie.
Testi: Carlotta Caruso, Antonella, Ferraro.
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