La scultura rientra nella tipologia di manufatti definiti “modelli di nuraghe” ovvero riproduzioni simboliche dei nuraghi. Diffusi in Sardegna durante le ultime fasi dell’Età del Bronzo e gli inizi dell’Età del Ferro, i modelli di nuraghe sono l’espressione di nuove ideologie, sia rituali che politiche, dove l’edificio simbolo della collettività (il nuraghe) viene utilizzato come icona per la legittimazione di nuove forme di controllo e per l’espressione dell’unità sociale delle comunità nuragiche. Il modello da Cannevaddosu, nel Comune di Cabras, è stato rinvenuto fortuitamente intorno agli anni 50 del XX secolo. Scolpito in un blocco di calcare, riproduce un nuraghe trilobato del quale si riconoscono solo due torri, i mensoloni e parte della terrazza posta sulla sommità della cortina muraria. Unico nel suo genere in quanto vi è raffigurata una figura umana forse in procinto di scalare le mura del nuraghe. Il reperto è conservato all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
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